Oltre le barriere architettoniche del digitale: la soluzione per un web davvero accessibile a tutti

Con le normative europee sull’accessibilità digitale, le aziende italiane devono rendere i propri ambienti digitali fruibili a tutti. Arriva in Italia la realtà che mette le persone al centro dell’esperienza online

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute ad oggi in Italia ci sono circa 13 milioni di persone con disabilità, di cui 3 milioni con disabilità grave. Garantire accessibilità non è quindi solo una scelta etica, ma una necessità concreta, che riguarda anche la sfida emergente dell’accessibilità digitale.

La Legge Stanca del 2004 ha aperto la strada garantendo il diritto all’accesso alle informazioni digitali senza discriminazioni per le persone con disabilità. Oggi questo impegno continua con la Direttiva Europea sull’Accessibilità(EAA), che obbliga anche le aziende private ad attestare la conformità dei propri prodotti agli standard di accessibilità, documentando eventuali criticità e le soluzioni adottate. È un cambiamento importante, che coinvolge e-commerce, servizi bancari, applicazioni mobile e molto altro, ridefinendo l’approccio delle imprese al digitale.

In un contesto così articolato e in continua evoluzione, le aziende hanno bisogno di esperti che le aiutino a rendere il digitale inclusivo per tutti. Eye-Able, scale-up specializzata nell’accessibilità digitale, si propone come punto di riferimento per le imprese italiane che vogliono trasformare l’accessibilità da semplice obbligo normativo in un’opportunità per garantire davvero a tutti l’accesso ai servizi digitali.

“Lavorare con persone con disabilità, ci permette di capire davvero le sfide che le persone incontrano online. Crediamo che per rispondere a un bisogno sia indispensabile conoscerlo dall’interno, in modo da sviluppare soluzioni non solo conformi alle norme, ma autenticamente inclusive,” spiega Lorenzo Scumaci, CEO di Eye-Able Italia.

Un ecosistema integrato per l’accessibilità a 360 gradi

La proposta di Eye-Able si distingue nel panorama italiano per il suo approccio integrato in un ambito spesso frammentato. In un mercato dove le aziende devono destreggiarsi tra piattaforme, fornitori e strumenti diversi, Eye-Able ha scelto un’altra strada, offrendo in un’unica dashboard tanti strumenti che servono per rendere un sito accessibile.

Al centro c’è una piattaforma che unisce intelligenza artificiale e competenza umana, in grado di individuare le barriere digitali e suggerire in tempo reale come superarle. Strumenti innovativi che non si limitano a segnalare i problemi, ma forniscono anche il codice già pronto per risolverli, semplificando il lavoro e riducendo passaggi complessi o rimbalzi tra fornitori.

Il vero valore di Eye-Able risiede proprio nella capacità di unire l’efficienza dell’intelligenza artificiale con la sensibilità e l’esperienza umana. L’accessibilità digitale, infatti, non può essere ridotta al mero raggiungimento di uno “stato di conformità”: è un ambito destinato a evolversi costantemente, richiedendo un approccio dinamico, integrato e orientato al futuro. 

Eye-Able si distingue proprio per la completezza dei suoi servizi, infatti non si limita a fornire report con un elenco di errori da correggere, ma accompagna le aziende in ogni fase del percorso: dall’audit tecnico iniziale fino alla remediation, passando per l’analisi dei risultati e arrivando fino alla consulenza legale e tecnica diventando un partner a 360 gradi.

Verso un futuro digitale inclusivo

Già riconosciuta tra i leader europei in questo ambito, Eye-Able vuole contribuire a fissare nuovi standard di accessibilità, offrendo soluzioni che semplificano la conformità e aprono la strada a un web più inclusivo. 

Nei prossimi mesi l’impegno sarà rivolto soprattutto al mercato italiano, con iniziative e collaborazioni pensate per aiutare le organizzazioni a rendere i propri siti e servizi fruibili da chiunque. L’intento è superare queste nuove “barriere architettoniche” del digitale, trasformando l’accessibilità in una pratica quotidiana e migliorando l’esperienza online per tutti.

“Immaginiamo un web in cui l’accessibilità non è un privilegio ma la condizione di partenza. Ogni innovazione che sviluppiamo guarda a quel futuro, in cui la tecnologia diventa un ponte che unisce le persone, non una barriera che le separa,” conclude Lorenzo Scumaci, CEO di Eye-Able Italia.

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