I programmi loyalty al tempo dell’infedeltà dei clienti

I vecchi programmi fedeltà non funzionano più, oggi serve dialogo. Il caso Urkah e la nuova era del rewarding integrato

La fedeltà dei clienti nel settore retail è in crisi. E i numeri lo confermano. Dai dati elaborati dall’Osservatorio Fedeltà dell’Università di Parma emerge un quadro molto chiaro: sebbene il 90% delle aziende e dei retailer abbia già un programma di fedeltà, addirittura il 78% avverte l’esigenza di ridisegnarne uno o più aspetti, in particolare le tipologie dei vantaggi offerti o le tecnologie. 

“Le difficoltà economiche degli ultimi tempi – precisa Fausto Ortolani, founder e CEO di Urkah, la prima app gratuita di rewarding in Italia dedicata ai beni di largo consumo – hanno reso i consumatori più dinamici, più selettivi e molto più attenti alle offerte per poter risparmiare. Questo significa che le aziende del mondo retail devono trovare nuovi strumenti per conquistare la loro fiducia, offrire vantaggi personalizzati e creare relazioni autentiche”. 

Secondo le ultime ricerche, in media, ogni persona consulta 5-6 volantini (in alcuni casi anche 7) alla ricerca dell’occasione perfetta e non avrebbe alcun problema a cambiare brand o negozio per avere prezzi migliori o sconti più alti. Per i programmi di loyalty cresce l’esigenza di essere non soltanto semplici tessere nelle quali accumulare punti, ma una piattaforma di dialogo continuo tra brand e clienti. Offrire un incentivo economico non basta: la relazione con le persone si costruisce fornendo contenuti interessanti, messaggi custom ed esperienze il più possibile coinvolgenti. Secondo l’Osservatorio Fedeltà di Parma, infatti, solo il 26% delle aziende punta ancora su vantaggi puramente economici, mentre cresce chi propone vantaggi esperienziali o comportamentali (quasi il 40%). 

“L’errore più comune che vedo – aggiunge Fausto Ortolani – è considerare la loyalty come un semplice costo, quando in realtà è un vero e proprio investimento che può portare, alle aziende, vantaggi incredibili soprattutto quando si riesce a creare un ecosistema integrato. Ancora oggi, purtroppo, ogni azienda fa da sé e il consumatore si trova sommerso di app, programmi di loyalty e newsletter. Questo genera un sovraccarico di strumenti che, a lungo andare, può diventare insostenibile.  Ed è proprio qui che si inserisce Urkah, un’unica app di rewarding, dove il consumatore trova le offerte di più brand, spostando il focus dal risparmio al valore per i clienti, rendendoli protagonisti”. 

Urkah, la soluzione alla saturazione dell’attenzione dei consumatori. Creare un rapporto più diretto e friendly con le persone è la chiave del successo. Grazie a Urkah le persone sono davvero al centro e decidono liberamente se interagire o meno con i messaggi e i contenuti proposti dai singoli brand, guadagnando dalla propria spesa quotidiana attraverso gli scontrini caricati sull’app, in un’ottica multi brand e multi store. Le aziende, all’interno dell’applicazione, possono promuovere i propri prodotti e raccontare le novità del brand premiando i consumatori che decidono di ascoltare, con in più la possibilità di analizzare i dati provenienti dagli scontrini: ogni brand, per ogni prodotto, può infatti conoscere non solo l’insegna e il singolo punto vendita, ma anche il prezzo finale di acquisto e altri insight strategici di grande interesse.  

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