In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, con solo l’8% degli italiani che consumano le dosi richieste di frutta e verdura, cresce il bisogno di strumenti accessibili per comprendere il proprio stato nutrizionale
Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, per ricordare che nutrirsi in modo equilibrato non è solo una scelta quotidiana, ma un diritto fondamentale. Eppure, i dati mostrano quanto una piena consapevolezza alimentare sia ancora lontana. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, solo l’8% degli italiani consuma le cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura raccomandate dall’OMS, mentre la metà (52%), in un’età compresa tra i 18 e i 69 anni, ne consuma appena una o due.
Una larga parte della popolazione, quindi, non raggiunge l’assunzione ottimale di nutrienti essenziali come vitamine, minerali e antiossidanti, con il rischio di incorrere in carenze o squilibri metabolici difficili da riconoscere senza un’indagine approfondita.
Per ridurre i rischi legati ad alterazioni nutrizionali esistono test di screening che permettono di ottenere una fotografia completa della storia metabolica della persona nelle ore, settimane o mesi precedenti.
Tra questi il Bulb Evo Test di Lab Evo, basato sullo studio del bulbo pilifero che consente di valutare i depositi di minerali, vitamine, aminoacidi e metalli tossici, fornendo indicazioni utili per comprendere come l’alimentazione influisca sull’equilibrio dell’organismo. Questo tipo di analisi, eseguita in laboratori certificati, può offrire un supporto oggettivo nella prevenzione di disturbi fisici e funzionali, e aiutare a orientare in modo più consapevole le scelte nutrizionali quotidiane.Rispetto ad altre matrici corporee, il bulbo pilifero concentra i micronutrienti fino a 100 volte di più rispetto al sangue o all’urina, permettendo di misurare anche elementi a bassissime concentrazioni e fornendo così dati più stabili e significativi. Il test è indolore e si effettua con prelievi di capelli da cinque diverse zone della testa. I risultati, condivisibili con medici o nutrizionisti, permettono interventi mirati per gestire la salute in modo consapevole e sicuro.
“Rendere comprensibili le intolleranze alimentari è il nostro modo di supportare chi desidera vivere una relazione più consapevole e sicura con il proprio corpo e con il cibo, fornendo strumenti concreti per gestire l’alimentazione giorno dopo giorno,” conclude Matteo Nobili, founder di Lab Evo.



