Ecommerce: 5 step per gestire il go-to-market e prodotti in maniera integrata

Gestire e aggiornare un e-commerce può rivelarsi un’attività molto onerosa in termini di tempo e budget. Versioni diverse di immagini e schede prodotto, sparse tra gestionali, cartelle locali e allegati di posta, sono tra le maggiori cause di inefficienza. L’utilizzo di diversi tool lungo il ciclo di vita dei contenuti – dal photoshooting alla distribuzione – può costare fino al 10% del budget di marketing. Le conseguenze di una gestione non centralizzata pesano anche sul fronte della coerenza del brand, del time to market e delle strategie di engagement, con il 40% dei brand europei incapace di analizzare correttamente i dati di fruizione dei propri utenti quando provengono da fonti diverse. Lo rileva uno studio di Forrester Consulting commissionato da THRON, piattaforma di Digital Asset Management  utilizzata dai principali brand globali – da Furla a Valentino, da Dainese a Whirlpool – per gestire i contenuti di prodotto su tutti canali da un unico strumento.

Il primo passo per gestire al meglio il catalogo online è quello di centralizzare su un’unica piattaforma gli asset digitali e i relativi flussi di creazione, approvazione e distribuzione.  Secondo lo studio, infatti la coerenza prodotta da questo approccio porta benefici in 7 aziende su 10, facendo aumentare i clienti (68%) e la loro soddisfazione (71%).

Ecco i 5 step per organizzare in modo più efficiente le diverse fasi che portano alla pubblicazione dei contenuti di un ecommerce.

1. Centralizzare i flussi di lavoro, shooting compresi

Gli shooting fotografici di prodotto sono uno dei momenti più delicati della costruzione di un catalogo. Accentrare e facilitare le attività di tutti i membri coinvolti favorisce una gestione più efficiente sin dalle prime fasi. Se il team di prodotto, fotografi e agenzie esterni lavorano sulla stessa piattaforma, già a partire dal brief di lavoro, si facilitano i flussi approvativi e si accelera lo step di pubblicazione, perché le informazioni sono già associate agli scatti.

2. Curare i performance content per migliorare l’esperienza d’acquisto

Secondo un recente studio di Jellyfish, descrizioni di prodotto, di categoria e guide all’acquisto – i cosiddetti Performance Content – hanno un ruolo cruciale nel completare la shopping experience e nel convertire visitatori in vendite. Il 78% delle aziende, ad esempio, perde regolarmente traffico organico a causa di descrizioni di prodotto poco accurate. Curare questo tipo di contenuti è fondamentale per aumentare in modo costante le performance del proprio e-commerce. Per creare un’esperienza utente realmente efficace, il catalogo va arricchito con immagini di qualità, video che mostrano le caratteristiche e le funzionalità degli articoli in vendita e descrizioni il più possibile approfondite e complete, per permettere agli utenti di valutare ogni dettaglio e soddisfare la loro curiosità. Poter contare su una piattaforma centralizzata per contenuti e informazioni di prodotto, tramite la quale gestire anche la pubblicazione del catalogo i sull’e-commerce, permette di valorizzare al meglio questo tipo di asset.

3. Centralizzare la distribuzione del catalogo

La pubblicazione del catalogo è una fase delicata. Centralizzare la distribuzione degli asset sui canali finali significa pubblicarli ovunque, e-commerce incluso, senza la necessità di trasferire lavoro, contenuti o informazioni su altri sistemi. Questo si traduce in risparmio di tempo e budget e attenzione alla brand reputation, con informazioni su diverse piattaforme – comprese vetrine intelligenti, digital signage, app e siti del brand in diverse lingue – sempre coerenti e aggiornate.

4. Mantenere aggiornato l’e-commerce, in automatico

L’e-commerce è una vera e propria vetrina virtuale e, come tale, in evoluzione. Al momento di pubblicare la nuova collezione, aggiungere nuove immagini, video o aggiornare le descrizioni delle pagine prodotto, sarà sufficiente gestire il tutto attraverso una piattaforma di Digital Asset Management per vederle aggiornate in automatico sull’e-commerce e tutti gli altri canali del brand. Spesso infatti questo tipo di piattaforme conta anche su integrazioni native con i principali sistemi e-commerce, che permettono di mantenere aggiornato il catalogo in automatico e in tempo reale.

5. Creare un’esperienza utente personalizzata

Gestire in maniera integrata gli asset digitali permette di analizzare in maniera univoca i comportamenti dei propri utenti per conoscere i loro interessi e preferenze. Alcuni sistemi di Digital Asset Management offrono strumenti di Analytics nativi, che permettono di raccogliere insight avanzati sulle performance dei contenuti dell’e-commerce e raccogliere informazioni sugli interessi e le abitudini d’acquisto dei propri utenti. In questo modo, sarà molto più semplice misurare il ROI della propria content strategy e costruire esperienze d’acquisto veramente personalizzate ed efficaci.

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