Indice dei contenuti
Zaccariello, Ceo di eFarma, chiude un deal da decine di milioni di euro e diventa il referente in Italia del gruppo internazionale che può contare su 700 dipendenti sedi in Germania, Paesi Bassi, Spagna, Francia, Portogallo e ora anche in Italia.
Exit per eFarma: l’ecommerce dei farmaci online di Francesco Zaccariello entra in Atida, una delle più importanti piattaforme sanitarie internazionali che conta 4 milioni di clienti e oltre 700 dipendenti sedi in Germania, Paesi Bassi, Spagna, Francia, Portogallo e ora anche in Italia.
Il primo incontro con Atida – ci confida Francesco che diventerà il referente del network in Italia – è avvenuto nel 2017. Poi ci sono stati incontri successivi, prima della chiusura del deal che è avvenuto intorno a fine 2020 (c’è riserbo sulla cifra dell’exit, ma parliamo di diverse decine di milioni di euro):
«Incredibile quello che è successo. Siamo partiti da uno scantinato e abbiamo saputo internazionalizzare il progetto, fino a raggiungere questa partnership. Cosa mi rende più orgoglioso? Essere rimasto a Napoli ed aver costruito tutto nella mia città», racconta Francesco a Startupitalia!
Partito nel 2011 tra mille dubbi
La storia di eFarma inizia nel 2011 da un’idea di Francesco, allora studente, che punta a innovare il modello di business delle farmacie della sua famiglia: «Quando sono partito non esisteva una normativa sulla vendita online dei farmaci. Ci abbiamo creduto partendo dalla vision di digitalizzare l’esperienza di acquisto in farmacia».
Il percorso è in salita. Francesco conosce bene l’esperienza di acquisto analogica e all’inizio lui e il suo team compiono l’errore di trasferire online i prodotti più venduti in farmacia: «Non avevamo considerato che i farmaci più venduti nei negozi erano anche quelli dove c’era la maggiore concorrenza e per i quali i costi di advertising erano più alti. Abbiamo allora lavorato su farmaci meno reperibili, per diminuire la concorrenza e aumentare il margine di guadagno».
Una strategia che ha pagato: nel 2020 eFarma ha superato i 20 milioni di fatturato e punta a chiudere il 2021 con 30 milioni. Numeri che hanno permesso a Francesco di assumere un team di 70 persone, che oggi sono ospitati in una sede di 3mila metri quadrati a Bagnoli, sul Golfo di Napoli.
A supportare il progetto anche business angel e fondi di investimento che hanno messo cinque milioni per accelerare la crescita della startup.
L’ingresso in un network internazionale
Nell’exit di eFarma si incrociano due storie, quella di Francesco, a quella di Julie Szudarek, il Ceo di Atida, una piattaforma sanitaria online che ha la missione ambiziosa di trasformare il settore della salute e del benessere in Europa. Atida, che in ebraico significa “futuro”, è supportato dal fondo di investimento Marcol.
Atida punta a diventare la piattaforma sanitaria di riferimento per chiunque cerchi consigli personalizzati e supportati dalla scienza e trovare prodotti per il miglioramento della salute. «L’ingresso di eFarma.com nel gruppo conferma e rafforza il percorso intrapreso da Atida verso una visione di brand europeo», ha affermato Szudarek.
Sfide e consigli per chi lancia un ecommerce
Al termine della nostra intervista, Francesco ci parla delle due sfide che chi sviluppa un ecommerce deve affrontare, come avere una mentalità flessibile per seguire le evoluzioni della tecnologia e poi il “nodo” della scalabilità: «Dalla logistica, al team, ai server di cui avrai bisogno. Ogni percorso di crescita si traduce in più preoccupazioni. Il mio consiglio è di ragionare su una visione di lungo periodo»..
A chi vuole seguire il successo delle startup ecommerce made in Italy (eFarma stessa, ma anche casi di successo come Tannico e Velasca, tanto per citare alcuni case history famose, ndr), Francesco consiglia di scegliere mercati di nicchia, analizzare bene il mercato e partire con un budget iniziale minimo e senza la mania di essere perfetti a ogni costo fin da subito.