Gastech 2022: i big del settore uniti verso la transizione energetica sicura

“La crisi in corso in Ucraina ha riportato la sostenibilità in cima all’agenda energetica innescando un’enorme volatilità sui mercati energetici. L’incertezza geopolitica, la carenza di forniture di gas e l’aumento dei prezzi dell’energia hanno fatto sì che le questioni relative alla sicurezza energetica, all’approvvigionamento, all’accessibilità economica e alla sostenibilità siano tornate in cima alle agende mondiali. Gastech ha un ruolo cruciale da svolgere per affrontare le sfide odierne e realizzare le nostre ambizioni “net zero”.

Lo ha dichiarato Christopher Hudson, Presidente di Gastech stamattina durante la cerimonia di apertura avvenuta oggi a Milano presso la Fiera di Milano – Rho con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero degli Affari Esteri, con il supporto dell’Agenzia ICE, in collaborazione con Assorisorse.

Giunto alla 50esima edizione Gastech è l’evento internazionale di riferimento per l’industria del gas naturale, del GNL, dell’idrogeno e delle soluzioni per l’agenda “net zero”.

La cerimonia di apertura ha visto protagonisti esponenti del Governo, Ministri dell’Energia e aziende tutti concordi verso un unico obiettivo da raggiungere fin da subito: la sostenibilità che è effettivo motore di sviluppo verso una transizione giusta, attraverso l’innovazione.

Sul tema della transizione energetica anche il Governo è al lavoro: Manlio Di Stefano Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri puntualizza: “L’Italia ha sostenuto la volontà dell’Unione Europea di porre fine al più presto alla sua dipendenza dal gas, dal petrolio e dal carbone russi: la nostra diplomazia energetica è, infatti, coerente con la comunicazione della Commissione Europea REPowerEU, che chiede un più stretto coordinamento tra gli Stati membri per un sistema energetico più accessibile, sicuro e sostenibile.”

Anche i Ministri dell’Energia di India, Egitto e Portogallo sono concordi nel discutere le opportunità di un’energia più sostenibile.

Shri Hardeep Singh Puri, Ministro indiano del Petrolio e del Gas naturale e degli Affari abitativi e urbani afferma: “Credo che un evento come questo – che riunisce consumatori, produttori, persone che fanno parte dell’intero ecosistema energetico, soggetti interessati che presentano nuove tecnologie – sia una grande opportunità. I paesi sovrani hanno il diritto sovrano di determinare le proprie politiche energetiche. Noi abbiamo una popolazione di 1.4 miliardi di persone; abbiamo 60 milioni di persone che ogni giorno vanno al distributore a far benzina. Consumiamo quotidianamente 5 milioni di barili di petrolio. La nostra principale preoccupazione negli ultimi due anni, data la straordinarietà della situazione, è stata quella di assicurare disponibilità costante a prezzi accessibili per il consumatore indiano. La realtà dei fatti oggi è che se i prezzi del petrolio continuano a rimanere molto alti non si ha di fronte soltanto una situazione di inflazione, bensì una Recessione con la R maiuscola”.

Gli fa eco Tarek El Molla, Ministro egiziano del Petrolio e delle Risorse minerarie: “Le scoperte ci sono, il mercato c’è e le strutture pure. Quello che dobbiamo fare è prendere la decisione e continuare a cercare soluzioni. Lo scorso mese di giugno abbiamo siglato un accordo trilaterale con l’UE e Israele per accelerare lo sviluppo delle risorse nel Mediterraneo Orientale. Noi siamo ben posizionati sul Canale di Suez, abbiamo molte società che hanno cominciato a siglare contratti preliminari per avviare e consolidare piani per l’idrogeno verde, inoltre abbiamo sole e vento che ci permettono di sviluppare contemporaneamente valide energie rinnovabili”.

Joao Galamba, Segretario di Stato portoghese per l’Energia ha commentato:“Credo che oggi sia opinione diffusa che alcune delle scelte prese siano state delle cattive scelte per l’Europa. L’opinione comune è che per garantire la sicurezza energetica in Europa sia necessario diversificare i nostri fornitori, cosa che è stata fatta da Spagna e Portogallo; in secondo luogo dobbiamo accelerare la transizione energetica. Per quanto riguarda il Portogallo, dipendiamo al 100% dalle importazioni di gas. La nostra strategia è semplice: abbiamo già diversificato il nostro panorama di fornitori e abbiamo accelerato i progetti relativi alle energie rinnovabili”.

Un approfondimento sulla situazione attuale è arrivato da Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia che sottolinea come la ripresa economica post pandemica sembri essere messa a dura prova dalle crisi energetiche. Per il Governatore, serve un intervento immediato “per introdurre un tetto al prezzo del gas, separare il meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità da quello del gas e sostenere la produzione con risorse per contenere i costi delle bollette”. “Quello che stiamo vivendo oggi ci impone di focalizzare l’attenzione sulla situazione straordinaria causata dai rincari che saranno letali per molte realtà” sottolinea. “Una situazione alla quale occorre rispondere con strumenti straordinari, se necessario anche con uno scostamento di bilancio. Perché se non si interviene nell’immediato dovremo destinare risorse, per esempio, alla cassa integrazione per le aziende che decideranno di non riaprire, con un impatto notevole sulla ricchezza del Paese Italia”

Un ulteriore contributo arriva dal Sindaco di Milano. “La nostra città- spiega Giuseppe Sala – così come l’intera comunità internazionale, ha bisogno, profondamente bisogno, di un evento come Gastech che raggruppi aziende per confrontarsi sulla ricerca di nuove soluzioni per la creazione di un’Europa più pulita e più verde.”

Roberto Luongo Direttore Generale dell’ICE ha aggiunto: “Per me è un grande piacere poter affermare che Gastech è l’evento giusto al momento giusto. Considerando la situazione attuale è facile capirne l’importanza. Gastech a Milano dà alle società italiane l’opportunità di rafforzare la posizione dei settori di gas naturale, energie e idrogeno”.

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