Al via “HR Plus”, coinvolte cinque nazioni. L’ente del sistema confindustriale veneto è capoprogetto di un’iniziativa europea dopo dieci anni. La sfida è formare HR per migliorare le competenze dei lavoratori sulla transizione green, digitale e multiculturale. L’evento di presentazione internazionale il 20 novembre a Padova, seguiranno appuntamenti in Spagna e Ungheria
Il tema dei flussi migratori è all’ordine del giorno. Per le aziende, integrare la nuova forza lavoro implica spesso attività di upskilling su persone volonterose, ma senza le capacità operative necessarie. Non bastasse, le stesse aziende, alle prese con le evoluzioni dell’industria 4.0, devono fornire nuove competenze (upskilling) ai propri lavoratori. Il tutto in un contesto sempre più multiculturale ed eterogeneo. Queste sono le sfide che devono affrontare gli hr manager a livello mondiale, sfide per le quali non sono ancora del tutto preparati.
Per questo motivo Fòrema ha avviato da capo-progetto un’iniziativa a livello europeo, battezzata “HR Plus”. Negli ultimi venti mesi si è lavorato per creare un gruppo di lavoro composto da una ventina di manager, oltre che di Fòrema, anche di PC Trend, società di Budapest (Ungheria) che lavora con l’associazione nazionale degli HR ungheresi; Gdoce, ente di Vigo che ha sei sedi in Spagna dedicate alla formazione; Previform, società di formazione Ponte de Lima (Portogallo); Evta, il network di enti di formazione con base a Bruxelles (Belgio) che opera a livello europeo. Accanto a loro anche altre due realtà italiane: Fondazione Aldini Valeriani di Bologna e Veneto Lavoro.
HR Plus protagonista di eventi l’anno prossimo ad aprile in Spagna, ad ottobre in Ungheria e a maggio 2026 è prevista la chiusura a Bruxelles. Ricordiamo che era da dieci anni che l’ente di formazione del sistema confindustriale veneto non era capo-progetto a livello europeo, in un settore assimilato a quello della “ricerca e sviluppo”: si stanno definendo le competenze chiave per una figura professionale, da attività come queste dipenderà il ruolo dell’HR nel futuro. Il focus è formare HR manager capaci di gestire competenze innovative europee per gestire la twin transition (ossia il doppio e contemporaneo percorso in ottica sostenibile e digitale) e l’interculturalità.
“Al termine di questa esperienza riusciremo ad innovare il ruolo e il profilo dell’HR manager attraverso lo sviluppo congiunto e transnazionale di un programma di formazione”, commenta Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema. “Forniremo ai responsabili del personale strumenti e metodologie per attrarre, integrare, coltivare il capitale cognitivo e renderlo volano per il riposizionamento competitivo dell’azienda. Così le aziende potranno potenziare l’efficacia della formazione del personale, sviluppare soluzioni organizzative e servizi interconnessi con il territorio per rendere l’impresa più attrattiva verso le nuove esigenze dei lavoratori e dei cittadini, aperta alla multiculturalità e alla diversità. Ma soprattutto aggiornare le competenze e il profilo professionale dei responsabili HR, acquisire best practices provenienti da contesti territoriali di maggior successo sostenendo i sistemi produttivi nello sviluppo di strategie positive per l’integrazione dei nuovi cittadini dell’UE e contro il declino demografico”.
“Avviamo qui a Padova le attività”, spiega Roberto Baldo, capo progetto per Fòrema. “In questa prima fase, si concretizzerà un’indagine a livello europeo per capire di cosa hanno bisogno, oggi, gli HR manager per riuscire davvero a integrare i lavoratori in aziende realmente multiculturali, garantendo loro la formazione e le competenze necessarie in un periodo nel quale, anche sulla spinta delle innovazioni dell’intelligenza artificiale, molte competenze stanno diventando inutili e altre sono molto ricercate. Il tutto avviene mentre le popolazioni emigrano a ritmo crescente, il tema dell’inclusione in azienda sarà sempre più prioritario. Siamo orgogliosi che la Commissione Europea abbia scelto Fòrema per definire, assieme agli altri partner, le skill che dovranno avere gli HR del futuro”.
Una volta formalizzati i bisogni, l’estate prossima sarà definito un corso sperimentale e pilota valido a livello europeo e certificato da tutti i paesi membri, che sarà poi successivamente presentato e realizzato tramite eventi in tutti gli stati partner. Alla fine, si dovrebbe arrivare ad una modifica della lista delle “competenze innovative validate” previste da Regioni e Stato come le abilità che un HR deve avere per compiere il proprio lavoro: sono le competenze che certe figure professionali devono avere per poter svolgere la professione.
Nel progetto, decisivo il ruolo delle aziende. Vanno citate le presenze di Carlo Vanin, Chief HR & Organization Officer di Carel Spa e Roberta Fagott, Chief Human Capital di SIT Spa. Il progetto è cofinanziato dall’Unione europea all’interno del “Programma Erasmus+ – Azione KA220 – Partenariati di Cooperazione – Ambito VET. HR+- Innovative competencies for HR manager among twin and social transition in knowledge intensive industries”.
Per contatti e informazioni è stato realizzato il sito internet www.hrplusacademy.eu e sono stati attivati i canali social relativi.
SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: LA PRESENTAZIONE DI “HR PLUS” IL 20 NOVEMBRE
L’evento di presentazione per l’avvio ufficiale di “Hr Plus” è stato fissato per mercoledì 20 novembre, alle ore 9, nella sede di Confindustria Veneto Est, a Padova in via Masini 2 (terzo piano). Ad aprire i lavori il vicepresidente di Confindustria Veneto Est, Enrico Del Sole. Si parlerà poi del fondo sociale europeo e dei fondi interprofessionali per lo sviluppo degli HR manager con Santo Romano, direttore dell’area capitale umano e programmazione comunitaria Regione del Veneto, Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro ed Elvio Mauri, direttore generale Fondimpresa; quindi il professore dell’Università di Padova Paolo Gubitta analizzerà l’impatto della twin transition e dell’interculturalità nelle organizzazioni aziendali. Il “kick off event” internazionale del progetto sarà anche l’occasione per presentare una indagine di Veneto Lavoro sul mercato dell’occupazione tra veneto ed Europa.