In un mercato dove aggiornare le competenze è sempre più strategico, ecco 5 consigli pratici per rendere i corsi aziendali davvero utili
La formazione continua è ormai una priorità per le imprese italiane, e infatti il 60,3% ha già investito nell’aggiornamento del personale (fonte: Rapporto INAPP 2023). Un impegno spinto da un mercato in rapida evoluzione, dove il divario tra competenze disponibili e richieste aziendali resta uno degli ostacoli maggiori alla competitività.
Ma investire in formazione non basta, infatti l’efficacia dei percorsi dipende da come i lavoratori li affrontano, con risultati che possono variare in base a fattori come l’età o la dimestichezza con il digitale. Per capire meglio queste dinamiche Universe, startup innovativa attiva nella formazione aziendale, ha condotto un’analisi su un campione di dipendenti provenienti da diverse aziende italiane che hanno utilizzato la piattaforma di e-learning.
Lo studio offre una fotografia inedita della formazione aziendale italiana, rivelando statistiche interessanti. La fascia 40-44 anni è la più rappresentata, e si distingue per equilibrio tra rapidità e successo formativo, e generalmente chi completa i corsi più velocemente ottiene anche i risultati migliori. Restano poi ampie le differenze nella dimestichezza con la piattaforma, confermando che non tutti approcciano la tecnologia con la stessa facilità.
5 consigli pratici per corsi aziendali davvero efficaci
Partendo dai risultati di questo studio, Universe ha individuato 5 strategie fondamentali per massimizzare l’impatto della formazione aziendale.
1. Personalizzare i percorsi di apprendimento
Ogni dipendente apprende con ritmi e competenze diverse, quindi percorsi standard rischiano di demotivare chi è più esperto e sovraccaricare chi parte da basi meno solide. Personalizzare la formazione consente a ciascuno di progredire al proprio ritmo
2. Adottare microlearning e formati interattivi
Nell’era della comunicazione rapida, anche la formazione deve seguire i ritmi dell’attenzione. Il microlearning propone moduli brevi e facilmente digeribili, con lezioni concentrate e interattive che aumentano i tassi di completamento anche in contesti di lavoro intenso.
3. Promuovere una cultura di apprendimento continuo
La formazione aziendale non è un evento isolato, ma un processo continuo. In un contesto tecnologico in rapida evoluzione, reskilling e upskilling continui mantengono aggiornate le competenze, a vantaggio di dipendenti e azienda.
4. Monitorare i progressi e migliorare costantemente
Ciò che non si misura non si migliora. È importante valutare l’efficacia dei corsi attraverso dati e feedback, per capire se gli obiettivi sono stati raggiunti, dove intervenire e come affinare continuamente i programmi formativi.
5. Allineare la formazione agli obiettivi aziendali
Per massimizzare l’impatto, i programmi formativi devono allinearsi alle priorità aziendali. Analizzare i fabbisogni e colmare le lacune di competenze consente ai dipendenti di apprendere meglio, grazie a contenuti vicini al loro contesto lavorativo
“La qualità dell’apprendimento dipende tanto dalla rilevanza dei contenuti quanto dalla modalità di fruizione. Una formazione personalizzata, adattiva e costantemente monitorata è la chiave per trasformare un corso in un reale strumento di crescita professionale,” conclude Luisa Antonelli, COO di Universe.