Recensioni online | Netcomm: no a vincoli per imprese e consumatori, serve regolamentazione equilibrata

 Il Presidente di Netcomm, Roberto Liscia: “Serve un approccio equilibrato: vietare le attività fraudolente, dare il giusto tempo ai consumatori per esprimere la propria opinione e non imporre oneri a carico degli utenti o delle piattaforme”.

Le recensioni online sono oggi uno strumento centrale per la fiducia dei consumatori verso il commercio digitale e per la competitività delle imprese. Alla luce dell’attuale discussione in sede parlamentare sul DDL PMI, che include nuove norme in materia, Netcomm – il Consorzio del Commercio Digitale in Italia – sottolinea la necessità di una regolamentazione equilibrata che rafforzi la tutela dei consumatori senza ostacolare l’innovazione o appesantire le imprese. 

Secondo Netcomm, la proposta normativa dovrebbe concentrarsi su alcuni principi cardine, come sottolinea Roberto Liscia, Presidente di Netcomm:

Le recensioni sono una leva di fiducia e competitività imprescindibile per il commercio digitale, ma devono rimanere uno strumento trasparente, utile e spontaneo per i consumatori e le imprese. Una regolamentazione efficace deve vietare solo le pratiche scorrette, senza penalizzare le aziende o ostacolare l’innovazione. Per questo chiediamo al legislatore di adottare un approccio pragmatico ed equilibrato, che si ponga alcuni obiettivi principali. Tra questi vietare le attività fraudolente è un imperativo, tuttavia questo non deve limitare la circolazione legittima di opinioni autentiche; occorre concedere un tempo utile per il rilascio della recensione, almeno 180 giorni, per la pubblicazione di un’opinione ponderata basata su esperienze complete. Inoltre, sosteniamo fortemente la necessità di garantire recensioni autentiche senza che ciò comporti l’imposizione di obblighi di prove irrealistiche agli utenti, che potrebbero ostacolare il funzionamento naturale delle piattaforme e penalizzare gli utenti onesti. Infine, riteniamo fondamentale aprire la possibilità di segnalare comportamenti scorretti a tutte le associazioni a tutela dei consumatori. Solo così sarà possibile rafforzare la protezione dei cittadini senza creare barriere alle imprese, tenuto conto del fatto che le più penalizzate sarebbero proprio le PMI”.

Eventi e Report

Focus Ecommerce ON

Notizie correlate