ChatGPT di OpenAI domina il mercato con il 63% della spesa aziendale in AI, mentre Midjourney è leader nella generazione di immagini con il 12%.
Nel primo trimestre del 2024, l’adozione dell’AI tra le aziende italiane è aumentata di ben 2,75 volte, con investimenti superiori del +449% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dallo Spring Spend Index di Soldo, la fintech leader nella gestione e nel controllo delle spese aziendali, secondo cui la proliferazione dell’intelligenza artificiale sta permeando tutti i settori, rivoluzionando il modo in cui le aziende operano.
Secondo i dati di Soldo, che ha coinvolto più di 18.000 aziende clienti, ChatGPT di OpenAI domina il mercato, rappresentando il 63% della spesa complessiva delle aziende in intelligenza artificiale, mentre Midjourney è leader nella generazione di immagini, rappresentando il 12% della spesa.I servizi di trascrizione di Otter.ai assorbono il 5% degli investimenti, seguiti a ruota da Fireflies.ai (3%) che aiuta a trascrivere, prendere appunti e completare azioni durante le riunioni. Il restante 17% comprende circa 80 ulteriori servizi di intelligenza artificiale.
Secondo il Spend Index di Soldo, i sistemi di intelligenza artificiale stanno rapidamente diventando strumenti chiave per creare efficienza, ridurre i tempi amministrativi e fornire ai dipendenti risorse che favoriscano lo sviluppo di un vantaggio competitivo. Mentre alcune aziende sono ancora all’inizio del proprio percorso verso l’adozione dell’AI, altre stanno avanzando rapidamente, integrando l’intelligenza artificiale in vari settori e funzioni aziendali. Dati in linea con quelli divulgati nello State of Procurement 2024 di Amazon Business, secondo cui il 98% dei responsabili degli acquisti intervistati sta pianificando investimenti in AI nei prossimi anni, mentre l’80% è disposto a integrare l’AI nei propri processi di approvvigionamento entro i prossimi due anni.
I dati forniti da Soldo indicano che i reparti marketing delle aziende stanno assumendo un ruolo chiave nelle spese per l’intelligenza artificiale, con la creazione di contenuti e le attività di produzione che rappresentano da sole quasi la metà dei casi d’uso di intelligenza artificiale.
Al di là degli investimenti in intelligenza artificiale, sono più in generale quelli in tecnologia a continuare a crescere, facendo registrare un +16% in Italia rispetto allo scorso anno e superando quelli UK che si attestano attorno al +7%. È interessante notare come le spese aziendali in ambito tech sono cresciute principalmente tra le piccole (+18%) e le medie imprese (+13%), facendo registrare invece una leggera flessione negativa (-1%) tra le grandi aziende.
Osservando le tendenze in corso, la spesa media in tecnologia è stata notevolmente più elevata nel settore alberghiero, che ha registrato un aumento significativo della spesa IT del 41%, in quello del software (+29%) e nell’edilizia (+25%).
“L’adozione dell’AI può offrire ai dipendenti il tanto auspicato aumento di produttività, sbloccando un vantaggio competitivo cruciale per le imprese. Tuttavia, man mano che le aziende continuano a investire negli strumenti di intelligenza artificiale, i guadagni di produttività derivanti da questa tecnologia diventeranno presto la norma e non un elemento di differenziazione. – ha commentato Gianluca Salpietro, Head of Sales di Soldo in Italia. – Mentre le aziende si aprono all’uso degli strumenti di AI, la chiave per un loro utilizzo efficace sarà trovare il punto di equilibrio tra controllo e flessibilità. L’innovazione sta avvenendo rapidamente e i dipendenti vogliono avere la possibilità di esplorare e creare modi più efficienti di lavorare. Non possono permettersi di perdere tempo a causa di lunghi processi di approvvigionamento. È qui che entrano in gioco i team finance, che possono garantire ai dipendenti l’accesso alle risorse di AI di cui hanno bisogno, tenendo allo stesso tempo sotto controllo le spese e assicurandosi che l’azienda ne tragga vantaggio. I team finance sono i custodi della data compliance; devono, quindi, guidare la carica per responsabilizzare i dipendenti”.