Secondo una ricerca CoachHub, il coaching aziendale è l’alleato ideale per affrontare il cambiamento

Il coaching è diventato parte integrante delle strategie di Learning and Development e si prevede un ulteriore aumento dell’investimento in percorsi su misura nell’arco dei prossimi 12 mesi. Ma c’è di più: il coaching è visto come potenziale risposta a tutta una serie di sfide, come ad esempio l’implementazione delle strategie DEI (diversità, equità e inclusione), di sviluppo della leadership e di trasformazione aziendale.

Questo è il quadro che emerge dall’ultima ricerca globale Business Trends in Coaching 2023 condotta su oltre 600 aziende in 42 paesi, compresa l’Italia, da CoachHub, la più grande realtà d’Europa specializzata nel coaching digitale.

Il coaching come risposta ai cambiamenti aziendali

Oggi più che mai le aziende sono soggette a continui cambiamenti. Le principali sfide sul tavolo sono rappresentate dalla trasformazione digitale, dal passaggio a modalità di lavoro ibride e sempre più flessibili, dal cambio di cultura aziendale e dai processi di integrazione organizzativa messi in atto da fusioni e acquisizioni.

Per gestire queste importanti trasformazioni, le organizzazioni devono puntare ad aggiornare le competenze dei propri collaboratori attraverso attività di reskilling e upskilling, ristrutturare e riorganizzare la forza lavoro, aumentare il recruiting interno e la mobilità dei talenti e rafforzare alcuni aspetti fondamentali come l’engagement e la retention.

Una strategia chiave su cui molte aziende fanno leva per spingere su queste priorità è senza dubbio il coaching, che, infatti, risulta essere una delle tre aree principali sulle quali è investito il budget aziendale destinato a formazione e sviluppo.

“Tra i dati più interessanti emersi dalla ricerca vi è l’affermazione del pieno potenziale riconosciuto al coaching da parte delle aziende, che lo considerano finalmente un alleato importante per raggiungere gli obiettivi di crescita non solo individuale ma anche del business”, commenta Alessandro Verrini, VP Sales South EMEA, LATAM, MEA di CoachHub. “Il nostro focus per il 2023 continua a essere la piena democratizzazione dello strumento coaching attraverso programmi digitali sempre più personalizzati, misurabili e scalabili, aperti a qualsiasi figura e ruolo”.

Presente, passato e futuro del coaching

Attualmente, l’87% delle aziende intervistate investe in percorsi di coaching. Il 42% del campione intervistato utilizza soluzioni di coaching interne ed esterne e il 34% di chi ha optato per soluzioni di coaching esterne ha preferito l’online e il digitale.

Questi dati confermano i benefici del coaching, il cui uso in azienda è destinato ad aumentare in futuro. Infatti, ben l’89% degli intervistati prevede un aumento, sebbene moderato, delle spese aziendali per il coaching nell’arco dei prossimi 12 mesi. Parte di questo incremento potenziale sarà dovuto al parallelo aumento della necessità da parte dei manager d’azienda di sviluppare competenze di coaching (85%).

Tra i motivi principali per i quali le aziende si affidano al coaching continua a emergere lo sviluppo della leadership a diversi livelli (38%). Cominciano, però, a farsi largo anche altre necessità, prima fra tutte il benessere dei dipendenti (28%), subito seguito dallo sviluppo della leadership femminile (24%) e della leadership inclusiva (22%).

Le nuove frontiere del coaching

La ricerca sottolinea, inoltre, un aumento dell’apertura all’applicazione delle nuove tecnologie per la promozione dello sviluppo delle persone, con quasi due terzi degli intervistati (61%) che affermano di credere nel potenziale che la realtà virtuale può avere nell’acquisizione e nel rafforzamento di nuove competenze.

In particolare, la realtà virtuale potrebbe essere usata per simulare scenari ed esperienze per i ruoli professionali che richiedono uno stretto contatto con il pubblico (29%) o a supporto del team coaching per lavorare con gruppi di persone che risiedono in parti diverse del mondo (28%). L’intelligenza artificiale applicata al coaching risulterebbe, invece, molto utile per la gestione dei dati e il reporting (48%).

“I risultati di questo studio confermano quanto il coaching sia diventato pervasivo all’interno delle organizzazioni e delle loro strategie di formazione e sviluppo”, commenta Jonathan Passmore, SVP Coaching di CoachHub. “La crescita è destinata a continuare poiché le organizzazioni hanno ormai compreso gli enormi benefici del coaching a livello sia individuale per ciascun collaboratore che affronta un percorso mirato e personalizzato sia di azienda nella sua totalità”.

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