Amazon sta investendo nel digital audio live, in modalità analoga ma non identica a quanto stanno facendo competitor quali Clubhouse, Twitter Spaces o Spotify. Almeno questo è quanto risulta alla testata statunitense online Axios: gli sforzi di Amazon in quest’ambito sono legati innanzitutto al rafforzamento dei contenuti fruibili attraverso il suo assistente vocale Alexa e gli altri altoparlanti intelligenti.
I tentativi sono guidati soprattutto dalla divisione Music di Amazon, che utilizza già un network di podcaster, musicisti e celebrità per realizzare ‘altri’ contenuti, che troverebbero nel digital audio dal vivo un’ulteriore consacrazione. L’idea è che gli utenti possano accedere a concerti o spettacoli dal vivo attraverso i loro account Amazon Music e al riguardo sarebbero in corso contatti con le principali etichette discografiche per eventi audio dal vivo con i loro artisti. Oltre alla musica dal vivo, il tech giant sta anche considerando di creare programmi radiofonici e podcast live come estensione di tale sforzo. Un interesse confermato, secondo alcuni, anche dall’acquisizione l’anno scorso della società di podcast Wondery, per un controvalore stimato di 300 milioni di dollari, un somma ridicola per una società come l’eCommerce n° 1 in Occidente. Inoltre Amazon prevede anche di integrare il live audio nel suo canale di video live Twitch.
Tenendo conto che i servizi audio dal vivo sono esplosi durante la pandemia e da allora hanno visto grandi investimenti dalla Silicon Valley, Amazon – secondo le fonti sentite da Axios – non sta comunque cercando di costruire un social network audio come Clubhouse o Twitter Spaces, ma piuttosto uno strumento simile a una radio digitale per spettacoli e conversazioni in live streaming. Anche se probabilmente includerà podcast e programmi radiofonici veri e propri, per ora l’azienda si sta concentrando principalmente su musica ed eventi.
Questi rappresenterebbero solo il primo passo, poiché il mercato radiofonico, messo nel mirino da Amazon, è davvero enorme. Nei soli Stati Uniti, la radio contatta secondo Nielsen più persone ogni settimana di qualsiasi altro media, in gran parte grazie all’ascolto nelle automobili. Ma i ricavi audio americani sono diminuiti di quasi il 25% lo scorso anno durante la pandemia, in crollo in gran parte legato allo streaming. Ora i ‘signori del podcast’ si stanno facendo avanti con il digital audio live per affiancarli, o – perché no? – sostituirli.