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Stando ai dati comunicati da Farmakom, sono 261 le nuove autorizzazioni concesse dal Ministero della Salute nei primi nove mesi dell’anno, contro le 280 del 2020. Delle oltre 1.300 attività online in tutto il Paese, 235 sono campane.
All’interno del grande mare dell’e-commerce, una delle novità più interessanti riguarda senza dubbio l’acquisto dei farmaci. In Italia, il ministero della Salute prevede dal 2016 la possibilità di vendere online farmaci da banco e senza obbligo di ricetta. Nei primi nove mesi di quest’anno è stata concessa l’autorizzazione a 261 attività: in totale, sul territorio nazionale, sono 1.305. “I risultati ottenuti nel 2021 sono di poco inferiori a quelli del 2020, con 280 nuove autorizzazioni”, commenta a StartupItalia Alberto Trussardi, Ceo e cofounder di Farmakom, azienda attiva nella creazione di piattaforme in rete per farmacie e parafarmacie. “Ai dati complessivi del 2021 manca un trimestre. È plausibile che nel corso di questi ultimi mesi i numeri crescano ancora, potenzialmente superando il dato dello scorso anno, il più alto dopo il 2016 (308 in un solo anno, ndr)”.
Il report annuale sul commercio online italiano del 2021 pubblicato da idealo fa chiarezza sulla portata del fenomeno: il 21,6% degli acquirenti online ha comprato farmaci da banco da una farmacia o parafarmacia e-commerce. Il segmento Medicine e Prodotti per la Salute è al sesto posto tra le 14 categorie merceologiche analizzate dal portale. “Questo dato si inserisce in un più ampio scenario di crescita della frequenza di acquisto e della familiarità dei nostri cittadini con il commercio elettronico sulla spinta della pandemia”, evidenzia Trussardi. “Il Covid ha contribuito in maniera significativa a queste cifre, poiché il 16,3% degli intervistati ha fatto il suo primo acquisto online nel 2020”.
I numeri delle farmacie online
Così come lo scorso anno, anche nei primi tre trimestri del 2021 la Campania, la Lombardia e il Piemonte registrano il maggior numero di nuove farmacie autorizzate dal ministero, rispettivamente 235, 153 e 143. Seguono Lazio (126) e Emilia-Romagna (107). Un quadro variegato anche per le regioni con meno attività presenti online: Basilicata (19), Friuli-Venezia Giulia (12), Trentino-Alto Adige (10), Molise (6) e Valle d’Aosta (2) non raggiungono i 20 e-commerce. “Si riscontra una buona presenza al nord, tranne nelle regioni a statuto speciale e in Liguria”, sottolinea il Ceo di Farmakom. “Al Centro, al Sud e nelle Isole c’è invece un quadro più diversificato”.
Il margine di crescita è comunque molto alto. Basti pensare che solo il 6% del totale delle attività italiane ha un proprio e-commerce. Ciononostante, le potenzialità economiche si intravedono. Nel 2020, il fatturato del commercio online di farmaci ha sfiorato i 400 milioni di euro (il 4% del totale del mercato), con una crescita media annuale prevista del 61% nei prossimi quattro anni. Se il 2020 ha permesso all’Italia di colmare il divario che la separava dai principali mercati europei nel commercio online, alcuni settori, individuati dalla ricerca di idealo, ne hanno beneficiato particolarmente. Nel caso del comparto Drogheria e Salute, oltre il 34% degli utenti prevede di comprare ancora di più nel 2021, rispetto allo scorso anno. Il 58% non cambierà la sua frequenza di acquisto e solo il 7% farà marcia indietro.
“Dal report si può osservare che il 72,6% degli intervistati visita un negozio fisico prima di acquistare online. Questo fenomeno, però, tocca poco il segmento Medicine e Prodotti per la salute, poiché si verifica solo nel 9,7% dei casi”, afferma Trussardi. “Si può presumere che gli utenti di un e-commerce farmacia e parafarmacia ricorrano al canale per acquistare prodotti già noti e approfittare dei vantaggi offerti dall’online, come cataloghi ampi, prezzi dinamici e consegne a domicilio”.
Il passaggio all’online
Uno studio presentato da Nexi durante l’appuntamento di Cosmofarma ha stimato che una farmacia di piccole dimensioni riesce a raggiungere una media di 20 ordini al giorno, per un fatturato mensile di 20mila euro, appena tre mesi dopo aver aperto il proprio e-commerce. Cifre che arrivano a raddoppiare nel caso di un’attività di medie dimensioni e quasi triplicano se la farmacia è considerata di grandi dimensioni. Tuttavia, la digitalizzazione del business non è così semplice. “Quando la farmacia apre un canale di vendita online, spesso si affida a provider che non sono verticalmente specializzati in questo settore”, spiega il cofondatore di Farmakom, realtà nata proprio per offrire un modello efficace per le farmacie.
Non a caso, dicono gli esperti di Farmakom, è possibile individuare cinque principali cause di fallimento di una farmacia online. Innanzitutto, una gestione poco dinamica dei prezzi, che non permette alla farmacia di adottare un approccio in grado di tenere sotto controlli i margini e prevenire perdite di competitività. Spesso, manca un adeguato controllo della gestione che contribuisca a riadattare le politiche di acquisto e di posizionamento sul mercato. Un fattore che può essere arginato attraverso l’utilizzo di tecnologie specifiche. La carenza di un catalogo abbastanza vasto con prodotti di nicchia e di difficile reperimento è invece la terza causa. Strettamente collegato a questo elemento, è uno scarso assortimento merceologico, condizione abbastanza diffusa negli e-commerce del settore. Infine, il servizio, che troppe volte è di qualità inferiore rispetto a quella richiesta dal cliente.
Il modello Farmakom per le farmacie
“Riusciamo ad aprire una piattaforma di vendita online in meno di 24 ore, f0rnendo sia la tecnologia per aprire uno shop online, sia un modello full service che minimizza l’impatto operativo nella farmacia”, dice il Ceo di Farmakom. “Seguendo, per conto del professionista, il posizionamento sui canali di vendita, le attività di monitoraggio prezzi, la creazione di documenti contabili e le spedizioni, senza togliere alcune risorsa o tempo al punto fisico”. La piattaforma, infatti, si integra in automatico con i gestionali più diffusi per le farmacie e banche dati del farmaco online. “Serve meno di un minuto per caricare oltre 100mila prodotti al momento della sincronizzazione con il magazzino della farmacia”.
L’ultimo servizio lanciato dall’azienda, Farmakom Digital Hub, permette alle farmacie di gestire il sito web, l’app e l’e-commerce rivolgendosi a un solo interlocutore. “Con questo strumento forniamo al farmacista la gestione dei pagamenti e delle spedizioni, comparatori di prezzo, benchmarking, sistemi di recensioni certificate e soluzioni di intelligenza artificiale”, prosegue Trussardi.
In un momento storico in cui anche il settore della salute sta attraversando un profondo processo di cambiamento e digitalizzazione, anche Farmakom ha in programma di guardare alle nuove frontiere del digital health. “La direzione che vorremmo intraprendere è di offrire anche servizi di telemedicina. Farmakom diventerà una piattaforma che integra servizi e offre un pacchetto a tutto tondo. Dalle visite mediche online, alla possibilità di inviare al medico gli esiti degli esami, fino a creare piani personalizzati di monitoraggio, assunzione di farmaci o esercizi da compiere. Con uno sguardo rivolto, in particolar modo, alle persone più fragili e deboli”. Una piattaforma che, secondo il suo cofondatore, grazie all’utilizzo dell’Internet of Things e dei big data, potrà accorciare la distanza tra medico e paziente e migliorare la qualità di vita dei pazienti.