Nel 2023 abbiamo assistito a fenomeni meteorologici estremi, che hanno spinto i governi a discutere maggiori normative per salvaguardare l’ambiente. Allo stesso tempo, il livello di interesse dei consumatori verso la sostenibilità del settore aumenta, e gli appassionati di moda sempre più sono informati rispetto all’impatto ambientale dei capi che comprano.
STILEO, motore di ricerca di moda leader in Italia con oltre 7 milioni di visite al mese, ha svolto una ricerca tra i suoi utenti in Italia, dalla quale emerge una crescente attenzione verso la sostenibilità nel settore moda da parte dei consumatori quando si parla di scelte di consumo, con la metà degli italiani (52%) che dimostrano di essere più attenti alla sostenibilità dei propri acquisti fashion rispetto al passato. Solo il 7% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di non considerare l’impatto ambientale come un fattore importante in fase di acquisto.
Come si traduce quest’attenzione green nelle scelte di moda? Il 29% degli italiani dà la priorità ai brand sostenibili, mentre il 23% ha deciso di ridurre gli acquisti a causa delle preoccupazioni ecologiche. Nonostante questo, quasi la metà di coloro che hanno diminuito i consumi per via della sostenibilità (45%), ha poi dichiarato che comprerebbe più capi se solo avesse maggiori risorse economiche.
Questo perché per una buona fetta di consumatori (35%) il prezzo rimane la componente più importante durante lo shopping. Nella classifica dell’indagine STILEO sugli aspetti principali che determinano una buona esperienza di shopping online, la sostenibilità ricopre il penultimo posto su 13 fattori. Sul podio ci sono infatti la possibilità di trovare saldi (primo posto), l’opportunità di avere la spedizione gratuita (secondo posto), e un buon rapporto qualità prezzo (terzo posto).
La controtendenza: l’ultra-fast fashion
Oltre alla crescente preoccupazione ambientale, aumenta anche la disponibilità di opzioni low cost con un forte impatto sul pianeta, che ha portato alla nascita del fenomeno dell’ultra-fast fashion. Nell’ultimo anno, infatti, il 38% degli italiani ha dichiarato di aver acquistato almeno una volta da uno shop ultra-fast fashion, mentre il 60% ancora non ha valutato questa opzione. Ma come viene percepito questo nuovo modello di consumo?
La maggior parte degli intervistati (37%) ha affermato di evitarlo per via della bassa qualità dei capi, mentre il 23% degli acquirenti considera il fast fashion un’opzione accettabile, a patto che rimanga economicamente accessibile. Solo il 14% si tiene alla larga da questa possibilità per via delle questioni ambientali.
*Sondaggio svolto nel dicembre 2023 tra 3019 utenti italiani di STILEO.
Il report Year in Review è parte del progetto GLAMI Fashion (Re)search, una ricerca periodica condotta da GLAMI. Il report comprende sia metodi di ricerca primari che secondari, tra cui i risultati di sondaggi effettuati tra più di 31.000 acquirenti on-line (in Italia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Grecia, Romania, Ungheria, Croazia, Slovenia e Bulgaria), dati interni sulle categorie e sulle performance dei prodotti e dati provenienti da report esterni.