La società sarebbe vicina alla vittoria del pitch aperto a marzo dal colosso dolciario italiano per il planning e il buying pubblicitari. L’incumbent è Mindshare.
Publicis Groupe è in pole nella gara aperta da Ferrero per la gestione del suo media pubblicitario in Italia.
Secondo quanto risulta a Engage il colosso dolciario italiano, che lo scorso marzo ha rimesso in discussione i suoi incarichi per il planning e buying in tutto il mondo, avrebbe inoltre confermato il gruppo francese in diversi mercati dove già se ne occupava, tra cui Cina, Belgio e Gran Bretagna, oltre ad affidargli nuovi incarichi in paesi come Olanda e Israele.
In Italia dunque Publicis Groupe subentrerà a inizio 2022 a Mindshare, il centro media di GroupM che segue il cliente dal 2019. In precedenza la multinazionale italiana lavorava nel nostro paese proprio con Publicis Groupe e in particolare con l’agenzia Blue 449 (poi confluita in Zenith).
Alla gara globale (che dovrebbe aver coinvolto circa 100 mercati tra cui gli Stati Uniti, dove la fine del pitch è atteso per la fine dell’anno) hanno preso parte, oltre a Publicis Groupe e GroupM con Mindshare, anche Dentsu e OMG (quest’ultima società non ha però partecipato alla declinazione italiana del pitch).
GroupM si occupa di Ferrero in diversi mercati internazionali, dopo aver vinto tra l’altro nel 2019 un altro pitch indetto dall’azienda che riguardava diversi paesi, tra cui Stati Uniti e Australia. Dentsu invece ha Ferrero come cliente in Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Islanda.
UN TOP SPENDER PER PUBLICIS GROUPE
Tornando all’Italia, nel nostro mercato Ferrero è stato top spender pubblicitario nel 2019 con un investimento di quasi 130 milioni di euro, una cifra che non tiene conto però della spesa sui cosiddetti Ott, ovvero Google, Facebook e Amazon, per citare i principali. Secondo le stime di COMvergence, la spesa pubblicitaria dell’azienda dovrebbe essere infatti nell’ordine dei 150 milioni di euro. Nel 2020 invece Ferrero ha investito per la pubblicità, sempre senza il computo degli Ott, poco meno di 95 milioni di euro, in un anno però segnato dalla pandemia e della frenata generale del mercato dell’advertising.
Dopo aver di recente perso l’account di L’Oreal Italia, proprio a vantaggio di Groupm con Wavemaker, la società guidata in Italia dallo scorso luglio dal ceo Roberto Leonelli si assicura dunque ora il contratto triennale di uno dei più importanti investitori pubblicitari del paese. Un successo che segue quello altrettanto prestigioso dello scorso aprile, quando il gruppo francese ha ottenuto con Starcom il media globale di Stelllantis in un pitch che l’ha vista contrapposto sempre ad un’agenzia di GroupM.