Spedire profumi e smalti può essere rischioso, fanno parte della categoria di merci infiammabili. Richiedono procedure specifiche per imballaggio e spedizione. Il pacchetto fai-da-te per l’amica lontana potrebbe non essere così sicuro come pensiamo
Natale, tempo di regali. Un rituale che si intreccia con la vita dell’uomo fin da tempi più remoti. Che si tratti della mamma, della vostra migliore amica o del partner, uno dei doni più gettonati resta il profumo. Non sorprende infatti che proprio i profumi e i prodotti per la cura della persona siano risultati tra i regali più richiesti del 2022, piazzandosi subito dopo i prodotti enogastronomici, i giocattoli e i libri (indagine condotta da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format research sui consumi di Natale 2022).
E anche grazie al periodo delle festività natalizie, il settore della profumeria sembra resistere alla crisi attuale, evidenziando nell’ultimo anno una crescita pari al 18,1%, con vendite che hanno toccato i 2.217 milioni di euro (fonte: Cosmetica Italia, Associazione Nazionale Imprese Cosmetiche). Tuttavia, nella frenesia del regalo perfetto, trascuriamo o meglio ignoriamo, un aspetto di assoluta importanza: ai fini del trasporto questi prodotti rientrano nella categoria di merci infiammabili della classe 3, ed è cruciale adottare delle procedure di “messa in sicurezza” durante il processo di spedizione e confezionamento.
“Tante aziende, così come i singoli privati, si trovano a spedire merci pericolose in modo inconsapevole”, spiega Ermanno Vicini Ceo di Serpac, società specializzata nella creazione, sviluppo e vendita di imballaggi ed etichette per il trasporto di merci pericolose.
“La continua crescita degli e-commerce e il periodo delle festività natalizie aumenta significativamente il rischio associato a questo tipo di spedizioni. Le merci classificate come pericolose per il trasporto possono essere svariate e, a differenza di quello che si potrebbe pensare, sono anche di uso comune o quasi. Pensiamo ad esempio ai profumatori per ambiente o quelli per persona spediti da e-commerce, oppure a un pacchetto che facciamo in casa. Questo genere di prodotto è classificato generalmente come infiammabile e quindi soggetto alla normativa per il trasporto di merci pericolose. Ciò significa che non solo devono essere dichiarati in modo appropriato, ma devono anche essere imballati e segnalati in conformità con le normative vigenti.”
Sapere dunque che quello che si sta spedendo è un prodotto classificato come pericoloso per il trasporto incide attivamente sul processo di imballaggio e segnalazione del collo.
Ma in che modo? “Un normale imballaggio – prosegue l’esperto – non è idoneo per spedire queste merci ma ne servono di specifici, spesso omologati ONU, progettati, testati e prodotti in riferimento ai regolamenti per il trasporto di merci pericolose. Va ricordato che a seconda della pericolosità della merce, della quantità e di come verrà trasportata (strada, ferrovia, via interna navigabile, mare o aereo) bisognerà imballare e segnalare, con opportuni marchi ed etichette, la spedizione, in accordo ai pertinenti regolamenti come ADR: Trasporto via strada, RID: Trasporto via ferrovia, ADN: Trasporto via interna navigabile e via discorrendo. Proprio nel periodo natalizio sono diversi i prodotti pericolosi che viaggiano. E non si tratta solo dei comuni fuochi pirotecnici ma di profumi per la persona, fragranze per l’ambiente, batterie al litio e i devices da queste alimentati. Tutti questi generi necessitano di procedure di ‘messa in sicurezza’ per la loro spedizione, soprattutto quando gli stessi non seguono un mercato B2B ma si rivolgono a un mercato B2C”.
A differenza del pensiero comune, dunque, la merce pericolosa non è limitata a oggetti o dispositivi strani e sospetti, come esplosivi e materiali tossici o radioattivi, magari confinati nei laboratori o capannoni industriali. Molti articoli di uso comune nelle nostre case risultano essere pericolosi e richiedono pertanto una spedizione effettuata con cura e soprattutto in conformità ai regolamenti.
“Tutto ciò che si presenta sotto forma di aerosol è classificata merce pericolosa p ai fini del trasporto – chiarisce Ermanno Vicini – Anche gli oli essenziali a base alcolica sono in realtà regolamentati come merce pericolosa perché è un prodotto infiammabile. Stesso discorso per l’acqua di colonia e lo smalto per unghie. Va però fatta una precisazione, il fatto che una merce sia pericolosa ai fini del trasporto non significa automaticamente che un prodotto sia pericoloso per le persone”.
Supponiamo di dover inviare questo genere di prodotti dal nostro e-commerce a un privato o a un salone di bellezza, oppure dal produttore al distributore. Qual è il comportamento consigliato? “E’ essenziale conformarsi ai regolamenti sul trasporto di merci pericolose. Ciò implica un’attenta gestione delle spedizioni, rispettando le normative sull’imballaggio e sull’etichettatura e marcatura del collo. Vanno verificate le specifiche normative relative ai prodotti da spedire e consigliamo di rivolgersi a esperti per garantire l’uso di imballaggi adeguati e corretti. Questa precauzione non solo assicura la sicurezza di merci e persone ma previene anche fermi merce e sanzioni in caso di controlli, garantendo consegne puntuali e risparmiando costi”, conclude Ermanno Vicini.