In Italia si bevono 95 milioni di caffè ogni giorno: INCAPTO, startup spagnola operativa anche in Italia, che dalla sua nascita ha ridotto il numero di capsule di 33 milioni di unità, stima l’impatto del consumo su ambiente, società e portafoglio
Ipotizzando una media di 6 tazzine al giorno, in quattro persone con i chicchi di caffè si riduce la spesa di oltre 5.000 euro in 10 anni
Negli ultimi 30 anni il consumo globale di caffè ha registrato un costante aumento: in particolare, il consumo di caffè in capsule ha avuto un conseguente impatto negativo in termini di inquinamento ambientale. Secondo studi recenti, la stessa produzione di caffè contribuisce per il 40% a circa l’80% delle emissioni totali del ciclo di vita del prodotto. Allo stesso tempo, i cambiamenti climatici influenzano la coltivazione del caffè: è stato stimato, infatti, che entro il 2050 la metà dei terreni ad oggi adoperati per le piantagioni di caffè diventeranno inutilizzabili: zone come Brasile, Vietnam, Honduras e India sarebbero particolarmente a rischio. Un’ulteriore criticitàrisiede nello sfruttamento del lavoro delle comunità locali: il 44% dei piccoli produttori nel mondo vive in povertà e il 22% in povertà estrema, con conseguenze etiche connesse al tema della sostenibilità sociale.
Di fronte a queste prospettive si sta sempre più affermando l’ipotesi di unatransizione alternativa al caffè naturale, come il caffè sintetico, frutto di culture cellulari di caffè effettuate all’interno di bioreattori.
Una soluzione che tuteli la sostenibilità ambientale e sociale, senza rinunciare al caffè naturale, però, esiste: il caffè in grani. INCAPTO, la startup nata a Barcellona e oggi attiva anche in Italia con l’obiettivo di promuovere il consumo di specialty coffee in grani e proporre un’alternativa alle capsule, ha infatti stimato come i chicchi di caffè potrebbero ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente, oltre ai costi del consumo, aspetti che si tradurrebbero in reali benefici non solo per i coltivatori, ma anche per il consumatore finale.
“Il nostro obiettivo è favorire un consumo di caffè sostenibile per l’ambiente e per la società, ma anche accessibile a livello economico. Per farlo, evitiamo la produzione di rifiuti inutili, come le capsule di alluminio, e sosteniamo i piccoli coltivatori con una relazione priva di intermediari che ci permette di abbattere i costi di gestione. Oltre alla responsabilità sociale e alla volontà di contribuire positivamente alla sostenibilità, ci teniamo particolarmente a far comprendere quanto il consumo di chicchi di caffè possa far risparmiare rispetto alle capsule: proprio per questo abbiamo scelto di elaborare un calcolatore di risparmio del caffè che traduca numericamente i nostri obiettivi”, commenta Beatriz Mesas, assaggiatrice professionista e co-fondatrice di INCAPTO.
Un caffè buono anche per il portafoglio: il calcolatore di risparmio del caffè
Con il caffè in grani è possibile ridurre fino alla metà il costo di ogni tazza di caffè. Per dimostrarlo, INCAPTO – che dalla sua nascita ha ridotto il numero di capsule di 33 milioni di unità – ha elaborato un calcolatore di risparmio del caffè: attraverso una serie di informazioni, come il consumo medio della bevanda, il costo della macchina e il prezzo stesso del caffè, il calcolatore permette di verificare il risparmio totale in euro che si avrebbe, in un periodo di dieci anni, se si eliminassero le capsule e si prediligesse un consumo basato sui grani. Inoltre, attraverso questi dati, il calcolatore è in grado di valutare il recupero dell’investimento, ossia il periodo di tempo necessario per ammortizzare il costo di acquisto della macchina da caffè.
Ipotizzando un nucleo composto da quattro persone, con un consumo medio giornaliero di 6 caffè totali, fissando a 0,40 centesimi il costo medio di una capsula e a 60 euro il prezzo di una macchina da caffè in capsule, il calcolatore mette in luce come – nel corso di 10 anni – sarebbe possibile risparmiare oltre 5.000 e sarebbero necessari poco più di 4 mesi per ammortizzare l’investimento.
“Per noi è fondamentale sensibilizzare sull’importanza di un consumo consapevole e sostenibile di caffè. L’inquinamento ambientale è qualcosa che riguarda tutti noi e, proprio per questo, abbiamo la responsabilità di contribuire positivamente, anche con piccole azioni quotidiane, a contenere il problema. Quindi perché non iniziare proprio dal caffè, una delle bevande più diffuse al mondo, dall’eliminazione delle capsule e dall’adozione dei grani?”, conclude Beatriz Mesas.
.