Trionfa il Digitale Gentile: arrivano i risultati della survey di fine anno di Flowerista

L’innovazione delle industrie creative parte dai micro brand attraverso il Digitale Gentile: dalla survey svolta dalla community emerge che il 70% di coloro che non possiedono partita iva vuole avviare una propria attività dopo aver sconfitto la paura di lanciare e investire in nuovi business online e di creare un rapporto di fiducia con la tecnologia.

Dicembre, tempo di bilanci e nuovi propositi. Sara Malaguti, ex borsista classe 1984 e ideatrice di Flowerista (https://www.flowerista.it/), ecosistema di servizi digitali che accompagna i creativi verso la realizzazione del proprio sogno imprenditoriale, ha pubblicato la Relazione annuale di impatto economico, sociale e ambientale dell’impresa, redatta con il supporto di una survey somministrata alla sua community. L’obiettivo? Ricercare insieme a tutte le persone e organizzazioni parte di Flowerista gli strumenti e le modalità affinché vi sia allineamento tra il desiderio di fare impresa e la possibilità di farla davvero. E i risultati confermano che, grazie a Flowerista, si sta riducendo la distanza tra idea e azione.      

Dall’indagine, infatti, emerge che, abbattuti i tabù legati alla paura di lanciare e finanziare nuovi mercati online da un lato e di creare un rapporto di fiducia con il digitale dall’altro, il 70% tra coloro che non possiedono ancora una partita iva afferma di voler avviare una propria attività a breve, dopo un percorso di consulenza formativa e strategica.

Flowerista è un ecosistema di cultura diffusa composto da artigiani e freelance creativi che, lavorando con la propria creatività, danno vita a brand unici, diversi da quelli dei competitor, non tanto perché arrivano prima o hanno prezzi più vantaggiosi, ma in quanto basati sulla propria personalità. E l’obiettivo di Flowerista è proprio questo, aiutare le persone a realizzare un brand da zero a cento con un immediato sbocco sul mercato” commenta Sara Malaguti, founder di Vivarium e ideatrice di Flowerista.

Flowerista, Relazione di impatto 2021: i risultati

Dall’analisi emerge una retention rispetto all’anno precedente pari al 28%, giustificata da una serie di risultati che avvalorano l’impatto positivo innescato dalla consulenza fornita da Flowerista:

  • il 60% dei clienti intervistati afferma che il numero dei propri clienti è aumentato nell’ultimo anno
  • il 62% ha avviato nuove collaborazioni (il 28% di queste sono state trovate grazie alla vetrina sul sito Flowerista)
  • Il 27% afferma che nel 2021 il fatturato è cresciuto rispetto all’anno precedente (la distribuzione delle risposte a questa domanda ha evidenziato una relazione tra chi segue Flowerista da più di 2 anni e chi ha avuto un aumento di fatturato)
  • l’80% afferma di aver migliorato il proprio rapporto con il digitale
  • il 93% afferma di aver appreso nuovi concetti e nozioni sul mondo digitale
  • il 77% afferma di riuscire a gestire meglio il proprio tempo e con meno stress

I dati dimostrano che l’innovazione delle industrie creative parte dal basso, da chi sceglie di investire le proprie risorse sulla realizzazione di un progetto imprenditoriale nuovo, partendo da zero: nella maggior parte dei casi, infatti, non esiste un mercato di riferimento online, esistono solo strumenti utili a originare un’innovazione disruptiva. In questo scenario il miglior alleato, secondo Flowerista, è il Digitale Gentile, l’opportunità di formarsi, aggiornarsi, fare rete, ottenere visibilità e internazionalizzarsi, attraverso il web, nell’ottica di un’intelligenza diffusa da cui tutti possono attingere con l’ingresso all’interno di una community.

I progetti futuri di Flowerista a sostegno delle industrie creative

Con una crescita del 300%, dal 2018 ad oggi, la community di Flowerista ha avviato online oltre 100 brand creativi (5 di loro sono stati menzionati dalla stampa nazionale) e venduto più di 250 corsi. ll 2022 sarà un anno di forte crescita con obiettivi ambiziosi:30 storie di creativi italiani che stanno innovando il proprio settore con un approccio sensibile ai criteri ESG (ambiente, società e modelli organizzativi) verranno incluse all’interno di “La Creatività Gentile vol. 1”, manuale di ispirazione in uscita a maggio 2022. Per la sua pubblicazione, a gennaio è prevista la diffusione del form di candidatura e il lancio di una campagna di crowdfunding per il suo finanziamento.

Il Digitale Gentile, in più, potrebbe fare presto ingresso all’interno delle scuole e delle altre infrastrutture sociali con percorsi di formazione pensati ad hoc per le fasce di popolazione meno coinvolte dalla rivoluzione della cultura di impresa: bambini, adolescenti, anziani e donne senza lavoro.

Per Flowerista, realtà in attivo da sempre, il 2021 rappresenta l’anno della crescita più solida in cui, quella che un tempo era un’intuizione, oggi si è trasformata in una realtà che comincia a dare i primi frutti: sono aumentate le iniziative diversificate dedicate ai supporter, clienti e non clienti. Tutta la divulgazione e il coinvolgimento che parte dalla nostra community ha, infatti, un effetto su tutti, pure sui lettori esterni”, dichiara Sara Malaguti, founder di Vivarium e ideatrice di Flowerista.

Sara, infatti, si dice visionariamente intenzionata a trasformare Flowerista in una holding che vedrà i propri micro-brand (F-Club, Business’n’Play e Flip Academy) gestiti da un team fluido in espansione con responsabilità individuale. “Sempre più persone mi chiedono di lavorare in Flowerista. L’esempio fornito dalla blockchain, un concatenamento di nodi orizzontali fatto di fiducia e cooperazione senza un vertice, potrebbe essere il modello organizzativo futuro di Flowerista” conclude Sara.


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