Amazon sposta la forza lavoro nei magazzini alimentari e alza gli stipendi

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La spesa online cresce, lo stipendio Amazon si adegua

La notizia ha fatto il giro del mondo: Amazon ha scelto di aumentare la retribuzione ai propri dipendenti, invitandoli a imballare generi alimentari a causa della crescente domanda e della carenza di personale.

Il gigante dell’e-commerce ha scelto di allocare in maniera diversa parte della sua vasta enorme forza lavoro per supportare l’impennata delle richieste online di generi alimentari, dovuta al fatto che centinaia di milioni di persone sono chiusi in casa in virtù del COVID-19.

Vediamo come si è evoluta la strategia della grande azienda di Seattle in concomitanza con l’esplodere del contagio da Coronavirus.

Amazon e la consegna di generi alimentari: un’evoluzione

Innovando il concetto di una tipica drogheria di fiducia, Amazon consente di far trovare sotto casa dei generi alimentari, sia attraverso Amazon Fresh dai propri magazzini nei Paesi aderenti, sia attraverso Amazon Prime Now, che si appoggia a determinate catene di supermercati.

In particolare il secondo, Prime Now, ha registrato un aumento di volume impressionante nel corso dell’ultimo mese.

Per far fronte a questa domanda, i dipendenti che sono stati selezionati per effettuare il passaggio possono guadagnare 19 dollari l’ora, un aumento di due dollari che si va ad aggiungere a quello già annunciato da Amazon all’inizio del mese, che riguarda il compenso salariale base.

Non si fatica a comprendere la ratio: Amazon Fresh richiede di lavorare in un ambiente con temperature sotto lo zero, mentre Prime Now comporta l’imballaggio e la spedizione dei prodotti in tempi ancor più stretti del solito.
Si tratta di un’opportunità temporanea, nella crisi, che Amazon offre alle proprie catene associate per evadere ordini in modo veloce ed essere di supporto con la gestione di ordini quadruplicati.

Nella crisi un’opportunità per Amazon

La spesa online è diventata improvvisamente indispensabile per evitare di uscire. Si tratta però di un cambio di prospettiva epocale quanto inaspettato, che ha comportato che anche su Amazon, come in tutti gli altri marketplace, gli articoli esauriti e le finestre di consegna ridotte diventassero più frequenti.

Di qui l’azienda ha pianificato di assumere oltre centomila persone. Una misura resa ancor più necessaria, se si considera che il coronavirus si è diffuso in più di quindici punti Amazon negli USA e i lavoratori hanno preteso che venissero adottate misure per la propria tutela.

Anche se è solo nei giorni più recenti che si è verificato un notevole incremento del ricorso allo strumento della spesa online, Amazon intende diventare uno dei distributori di riferimento in tal senso.

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