La pandemia globale ha reso meno piacevole l’esperienza d’acquisto. Come risultato, abbiamo assistito ad un boom degli E-commerce e delle vendite online.
A confermarlo è Michele Urbano, amm. Unico di ITLAB Srl: “Stiamo assistendo ad un notevole processo di crescita nell’utilizzo di sistemi informatici da parte di tutti e, al contempo, alla consapevolezza da parte dell’imprenditore di non poter più rinunciare ad una presenza online. Tutto questo si traduce in una fortissima richiesta di siti web e di sistemi E-commerce”.
Inoltre, la Conferenza dell’ONU sul Commercio e lo Sviluppo ha condotto un’indagine su circa 3.700 consumatori in nove economie (Italia compresa), per comprendere meglio l’impatto della pandemia sugli acquisti online. A tal proposito, è emerso che più della metà degli intervistati ha fatto acquisti tramite E-commerce più frequentemente rispetto a prima del Covid.
Effettivamente, gli acquisti online sono aumentati di almeno 10 punti percentuali nella maggior parte delle categorie di prodotti, in particolare: elettronica, istruzione, cosmetici, prodotti per la casa e farmaceutica. Al contrario, il calo più forte l’hanno subito, com’era prevedibile, il settore del turismo e dei viaggi: circa 75% in meno per acquirente online.
Tuttavia, è bene notare che la spesa media mensile per ha avuto impatti diversi in base all’età degli acquirenti. La risposta generazionale cambia rispetto agli acquisti durante la pandemia. Per esempio, la generazione Z e i millennials sono quelli che hanno avvertito di più la crisi e la preoccupazione per il futuro, riducendo drasticamente gli acquisti, a differenza della generazione Z che non ha modificato le proprie spese e abitudini.