Le app sono morte, viva le app!

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Le app native vivranno ancora per diversi anni, ma oramai il percorso è tracciato, non si tornerà più indietro.

Conosciamo tutti Steve Jobs, quanto era visionario e capace di vedere il mondo come sarebbe stato di li a pochi anni, ma a volte era troppo in anticipo sui tempi.

Questa sua capacità di essere un vero visionario l’ ha portato fuori dalla Apple per poi rientrare nel 1996 con il suo nuovo sistema operativo NeXT che poi diventò la base dei nuovi iMac, passando per il 2001 quando ci regalò l’ iPod, fino all’ introduzione sul mercato dell’oggetto che ho rivoluzionato la vita di tutti: l’ iPhone.

L’ iPhone venne presentato al MacWorld nel 2007, Jobs voleva che gli sviluppatori costruissero app per iPhone usando tecnologie web standard, insomma siti Web immediatamente disponibili senza necessità di essere installati, facilmente aggiornabili, integrati con le funzionalità hardware del dispositivo e addirittura  in grado di lavorare anche offline.

Sfortunatamente, allora non ha funzionato e presto è iniziata una vera mania per le applicazioni native.

Le app native, oggi

Jobs ancora non lo sapeva ma i concetti che aveva immaginato al lancio della prima versione dell’iPhone sono in sostanza quelli che troviamo oggi nelle Progressive Web App, in sostanza siti Web che hanno un comportamento simile a un’app nativa.

Probabilmente le tecnologie in quel momento non erano ancora realmente pronte per consentire ad una Web Application di portare all’utente finale una esperienza simile ad una app nativa, di li a poco dal lancio dell’ iPhone nacque l’ App Store.

Anche i competitor della Apple come Google seguirono questa strada e questa tendenza non ha subito cambiamenti per almeno un decennio, e come dargli torto, basta guardare il fatturato generato 2018 su 2019 dei marketplace di Apple e Google:

Oggi ci sono milioni di app disponibili nell’App Store e nel Play Store di Google e gli utenti trascorrono oramai l’ 80% del tempo utilizzando app mobili.

Sembra quindi fantastico realizzare una propria app, visto il trend di crescita, ma è proprio così? Andiamo a vedere.

C’è un primo problema oramai evidente: questi utenti trascorrono il 77% del loro tempo su sole 3 app !

E’ quindi molto difficile convincere un utente ad utilizzare la tua app.

Inoltre, l’ installazione è un processo per molti utenti complicato perché bisogna passare per l’ App Store / Play Store (1),  cercare l’app (2), cliccare per installarla (3), accettare le condizioni (4), attendere l’ installazione (5). 

Si stima che durante questo processo si perdono già il 20% dei potenziali utenti.

Infine, costruire un’app nativa è un processo molto costoso. A meno che non decidi di realizzare un’app ibrida, sarà necessario creare due versioni distinte per iOS e Android.

Considera che un app in media perde il 77% dei propri utenti entro i primi 3 giorni dopo l’installazione ed entro 30 giorni ha perso il 90% degli utenti e la sua intera base utenti in pochi mesi. 

Il che ci porta alla vera domanda …

Qual è il valore aggiunto della tua App?

Ci capita spesso di visitare siti ben progettati, che dispongono anche di una app.

Personalmente mi capita spesso di acquistare su Amazon, confesso di avere anche l’ app installata ma non so per quale motivo, finisco sempre a concludere l’acquisto sul browser.

Mi sono sempre chiedo come mai non sono portato ad utilizzare l’ app, e la risposta è molto semplice: l’ esperienza Web mobile è buona e l’app non aggiunge nulla!

Non devi pensare a sviluppare un’app…perché tutti gli altri hanno un app. 

Quando i potenziali utenti non vedono alcun valore nella tua app, avrai difficoltà a convincerli a scaricarla .

Allora ti propongo una soluzione radicale:

Perché non investi nell’ottimizzare l’esperienza mobile del tuo sito Web?

Qualsiasi sito Web può essere una Progressive Web App

Tecnicamente un app “progressiva” (PWA) è un sito Web, con funzionalità extra!

Jobs non ha coniato il termine “Progressive Web Apps“, ma il concetto che ha descritto nel 2007 era esattamente questo: app costruite con solo tecnologie web, fornite attraverso il web. E questo è qualcosa che puoi iniziare a fare oggi.

Non entrerò nel tecnico, ma ti basti sapere che grazie ai framework Javascript moderni e all’ introduzione dei Manifest e dei Service Workers è possibile realizzare delle Web Application estremamente veloci,  installabili sull’home screen del device mobile e che possono addirittura funzionare offline.

E’ oramai diffusa l’ idea che in pochi anni la maggior parte delle app native verranno sostituite da Progressive Web App, ti spiego velocemente perché.

La strada è segnata

“Secondo Gartner, entro quest’anno oltre il 50% di app generaliste verranno sostituite da Progressive Web App”

La ragione è molto semplice: quando un sito web è già ottimizzato per dispositivi mobili, l’ investimento ed il tempo necessario per trasformarlo in un’app è decisamente minore rispetto alla realizzazione di un’app nativa.

Poiché una PWA è sostanzialmente un sito Web, al contrario dell’app nativa è facilmente reperibile con Google, installabile sull’ home screen con un semplice click senza dover passare per i vari app store. 

Gli utenti risparmieranno quindi decine di megabyte poiché non ci sarà nulla da installare, inoltre essendo una PWA costruita in HTML+CSS e Javascript gli aggiornamenti saranno istantanei!

Di seguito ti elenco tutti i vantaggi di una PWA rispetto ad un app nativa:

Responsive-vs-native-vs-pwa

Lo stato di PWA oggi

Al netto delle buone intenzioni, cosa può realmente fare una PWA oggi? E qual è il supporto sulle diverse piattaforme?

Si è vero oggi una PWA può fare la maggior parte delle cose che si possono fare con una app nativa, ci sono comunque ancora differenze importanti fra le varie piattaforme.

E’ curioso ad esempio che iOS, la piattaforma dell’ azienda che tramite il suo fondatore e visionario ha presentato per la prima volta l’ idea di uno di un’app completamente Web, sia oggi la più indietro su questo fronte.

Al contrario su piattaforma Android troviamo un supporto decisamente migliore.

Tuttavia, anche Apple nonostante le resistenze interne ha compreso che il fenomeno di diffusione delle PWA è inarrestabile, anche visto la crescente adozione di questa tecnologia da parte delle più grandi aziende al mondo.

Nel frattempo, è comunque possibile affrontare queste limitazioni che non sono insormontabili, per rendere la nostra PWA coerente fra i vari sistemi operativi presenti sul mercato.

Se sei curioso di sapere quali sono le funzionalità oggi supportate dal tuo dispositivo mobile, ti consiglio di visitare il sito What Web Can Do Today e What PWA Can Do Today di Danny Moerkerke, al quale mi sono ispirato.

Nei prossimi articoli parleremo dell’architettura di un PWA, i framework più diffusi sul mercato che ti consiglierò di adottare ed alcuni casi di studio veramente interessanti.

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