Oggi Amazon sciopera, ma i consumatori non sono d’accordo

Oggi niente consegne da Amazon. Sono ufficialmente in sciopero gli oltre 40mila lavoratori italiani di tutta la filiera, per «una questione di rispetto del lavoro, di dignità dei lavoratori e di sicurezza». 

I driver «arrivano a fare anche 44 ore di lavoro settimanale e molto spesso per l’intero mese. Si toccano punte di 180/200 pacchi consegnati al giorno, ma nessuna verifica dei turni di lavoro. Nessuna contrattazione né confronto con le organizzazioni di rappresentanza sui ritmi imposti» è la denuncia arrivata già nei giorni scorsi con la richiesta di solidarietà da cittadini e clienti Amazon. 

In Italia è davvero la prima volta di una rivendicazione di questo tipo, ma i consumatori non sono d’accordo con l’iniziativa poiché arrecherebbe un danno alla collettività, in gran parte in zona rossa.

Sullo sciopero Amazon intervengono così le associazioni di consumatori, e a tal riguardo Luigi Gabriele, presidente dell’associazione Consumerismo No Profit, dichiara: «in questo momento di zone rosse estese e di impossibilità di spostamento per gli utenti, ritardare le consegne arreca un danno materiale alla collettività». 

Tuttavia, il Codacons aderisce all’iniziativa «non per questioni legate agli stipendi ma perché siano garantite migliori condizioni di lavoro ai dipendenti». 

Lo sciopero deve essere l’occasione per far riscoprire ai cittadini i negozi di vicinato che troppo spesso sono svantaggiati dalla concorrenza dell’e-commerce, e solo su questo punto le due associazioni si ritrovano d’accordo.

Ora il colosso dovrà fare i conti coi malumori dei lavoratori, insieme alle altre proteste che si sono già registrate in Germania e negli Usa.

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