Negozi di vicinato? Un italiano su due li vorrebbe online

Il trend di rapida crescita del commercio elettronico si sta consolidando ulteriormente, dopo il forte impulso della fase di lockdown. È aumentata la frequenza d’acquisto, pari al 79% da giugno in poi, come è cresciuto il gradimento delle consegne contactless, apprezzate da oltre il 90% dei consumatori.

Sono i dati forniti nel corso dell’edizione speciale di Netcomm Forum Live, realizzata in collaborazione con NetStyle e Tuttofood Milano. Durante gli ultimi 12 mesi è stato appurato uno sviluppo delle transazioni sul web del 15,4%. Sarebbe cresciuta invece di 10 volte la domanda nell’e-commerce, generando nel 25% dei casi problemi nella logistica.

“Il consolidamento di abitudini di consumo sempre più ibride, tra canali fisici e digitali, e la tendenza a preferire modalità di acquisto e di pagamento contactless, mette di fronte le imprese italiane alla necessaria implementazione di tecnologie – sostiene Roberto Liscia, presidente di Netcomm – Tra i principali ostacoli legati allo sviluppo dell’e-commerce da parte di retailer medio-piccoli si trovano problemi legati ai costi troppo elevati di gestione (32%), difficoltà nel gestire gli aspetti inerenti la logistica (28%) e mancanza di competenze in materia di eCommerce (28%)”.

La richiesta ai negozi di quartiere di disporre di nuove soluzioni di vendita e dialogo, grazie all’integrazione tra canali digitali e fisici con eliminazione del contante, riguarda il 53% degli e-shopper.

Il 49% vorrebbe ordinare prodotti a distanza e riceverli direttamente a casa, mentre il 43% si accontenterebbe di ritirarli rapidamente nello store dopo averli ordinati online. Il 33% degli utenti vorrebbe pagare esclusivamente via smartphone o carte.

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