Tipi d’inchiostro per stampanti: cosa sapere per scegliere il prodotto ideale

Il settore della stampa offre una varietà di tipologie di inchiostro che differiscono per caratteristiche, resa e applicazioni specifiche. Ogni prodotto, infatti, presenta vantaggi e svantaggi e può rivelarsi più o meno adatto a particolari esigenze. La scelta della soluzione giusta per la propria stampante, dunque, comporta benefici sia in termini qualitativi che di costi.

Principali tipi d’inchiostro per stampanti

Il mercato propone diverse opzioni d’inchiostro, che si differenziano per composizione e risultati finali sulla carta. Tra le soluzioni più comuni troviamo i prodotti dye-based, pigment-based e a solvente. 

  • Inchiostro dye-based: è composto da coloranti disciolti in un liquido, il che permette di ottenere stampe dai colori vividi e brillanti. È ideale per stampe fotografiche e grafiche ad alta risoluzione. Tuttavia, è meno resistente alla luce e tende a sbiadire con il tempo.
  • Inchiostro pigment-based: è costituito da particelle di pigmento sospese in un liquido. Rende il colore più resistente e stabile, quindi risulta perfetto per documenti che devono durare nel tempo o per stampe a uso professionale. 
  • Inchiostro a solvente: adatto per stampe su materiali impermeabili come vinile e plastica. È resistente all’acqua e agli agenti atmosferici, quindi, può risultare utile per applicazioni esterne.
  • Inchiostro sublimatico: pensato per la stampa su tessuti e superfici specifiche, come ceramica o metallo. Viene utilizzato principalmente per stampe di alta qualità in ambito commerciale e artistico.

Fattori da considerare nella scelta dell’inchiostro ideale

Quando arriva il momento di selezionare l’inchiostro giusto per la propria stampante, occorre considerare diversi fattori. 

La compatibilità con il proprio dispositivo è un aspetto imprescindibile: non tutti gli inchiostri sono universali, e l’uso di un modello sbagliato può danneggiare la stampante o comprometterne la resa. Le cartucce Hp compatibili, ad esempio, devono essere utilizzate per apparecchi di questo specifico marchio.

Inoltre, è fondamentale valutare la qualità di stampa e la durata desiderata, specialmente se si intende produrre documenti o immagini destinate a resistere nel tempo. Gli inchiostri pigmentati, ad esempio, garantiscono risultati ottimi e duraturi, ma sono più costosi rispetto a quelli a base di coloranti.

Infine, valutare il costo a lungo termine è essenziale: in ambienti professionali o per grandi volumi di stampa, risulta vantaggioso optare per inchiostri ad alta capacità o cartucce più grandi, che riducono la frequenza di sostituzione e assicurano un risparmio economico.

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